ATTIVITA'

Il progetto, interamente riportato nelle Linee guida , prevedeva un iter metodologico basato su un approccio integrato ed una politica comune di intervento che, partendo dalla conoscenza approfondita delle problematiche (individuazione e distribuzione delle specie responsabili dell’infestazione e dei focolai larvali), ha individuato nel tempo una strategia al contempo efficace ed a basso impatto ambientale, costituita da monitoraggio, sorveglianza attiva, trattamenti insetticidi, coinvolgimento della cittadinanza attraverso interventi di informazione, formazione e comunicazione, sperimentazione di nuove tecniche soprattutto nei confronti di specie effettivamente poco conosciute a livello nazionale.

larve di zanzarazanzararilievi nel canneto

Monitoraggio

Il monitoraggio agli adulti è indispensabile per individuare le specie responsabili dell’infestazione, verificarne l’andamento nel tempo e valutare gli effetti delle attività di controllo. Gli strumenti e i metodi a disposizione sono diversi a seconda del livello di conoscenza che si vuole raggiungere e del grado di dettaglio ricercato. In particolare, negli anni sono state utilizzate trappole luminose, trappole ad attrattivo chimico (CO2) ed ovitrappole per le indagini sulla zanzara tigre.

trappola luminosatrappola a CO2Ovitrappola

Sorveglianza attiva

La ricerca dei focolai larvali risulta una attività indispensabile per indirizzare gli interventi e promuovere azioni efficaci di contenimento. Oltre al censimento di caditoie e fossi in ambito pubblico è indispensabile, in particolare nei confronti della zanzara tigre (Aedes albopictus), agire sul privato, dove possono essere presenti numerose e occasionali raccolte d’acqua idonee allo sviluppo. La ricerca di tali focolai viene eseguita sia in modo casuale che a tappeto per zone di territorio e su segnalazione del cittadino. Questa attività, oltre a permettere di eliminare potenziali focolai larvali, comporta una adeguata informazione nei confronti del cittadino e dunque agisce come intervento preventivo sulla formazione di nuovi focolai e predispone la cittadinanza stessa ad una collaborazione attiva e proficua.

focolaio larvale in area privatafocolaio larvale in abitazionezanzara tigre

Trattamenti

I trattamenti rappresentano una strategia indispensabile per il controllo delle zanzare. L’utilizzo delle sostanze chimiche deve essere però limitato a causa dei rischi ambientali e sanitari che esso comporta. Il progetto “Alleati contro le zanzare”, nella finalità di arrivare ad un giusto compromesso tra esigenze di controllo e protezione della natura, prevede:

  • 1. di ridurre al minimo necessario (limitati alle sole emergenze) i trattamenti adulticidi, dispendiosi e dai risultati insoddisfacenti, oltre che molto dannosi per l’ambiente;
  • 2. di attuare una lotta insetticida incentrata esclusivamente sulle forme larvali, che utilizzi molecole selettive e programmi di lotta guidata tarati sulle effettive esigenze, individuate sulla base
    • - del monitoraggio larvale e di adulti,
    • - del decorso meteorologico stagionale,
    • - delle segnalazioni,
    • - della mappatura delle caditoie e dei fossi.

trattamentotrattamento tombino

Informazione, Formazione e Comunicazione

Gli interventi di lotta attuati dalle amministrazione in ambito urbano per il controllo dei parassiti non sono sufficienti al raggiungimento di un adeguato contenimento delle specie infestanti: spesso spetta al cittadino un ruolo importante nella corretta gestione delle aree private. In tal senso si muovono le campagne di informazione, comunicazione e formazione per il cittadino e per il personale: il coinvolgimento viene attuato in maniera diretta che indiretta mediante incontri pubblici al mercato, educazione ambientale nelle scuole, distribuzione di depliant, locandine e confezioni di insetticida biologico, pubblicazione di articoli a pagamento sui quotidiani e dei bollettini affissi nei Comuni, partecipazione alle conferenze, predisposizione di workshop interni, realizzazione di un sito internet dedicato ed emanazione di apposite ordinanze.

Giornate informativearticolo

Sperimentazione

La situazione rilevata nel territorio di indagine ha messo in evidenza problematiche in alcuni casi già affrontate in altri ambiti territoriali e per le quali le strategie di lotta si sono ormai uniformate a livello nazionale (Aedes albopictus e Culex pipiens); situazione ben diversa è quella che caratterizza la zanzara Coquillettidia richiardii, principale responsabile del disturbo rilevato da cittadini e turisti nel periodo di inizio estate.

In questo caso, vista la peculiare biologia di questa specie e la sua bassa diffusione in italia, si sono rese necessarie alcune indagini finalizzate all’individuazione di tutte le problematiche e delle corrette e specifiche strategie di contenimento. Grazie a questi approfondimenti tematici, che ci hanno portato ad attivare anche contatti internazionali, si è dato avvio ad un progetto di lotta specifico che, a differenza degli altri, non prevede l’impiego di insetticidi bensì l’utilizzo di tecniche di contenimento più fisiche e meccaniche: si tratta di attivare sistemi di regolazione dei livelli idrici nell’area del lago di Porta e metodi di sfalcio parziale del suo canneto, risorsa chiave per lo sviluppo larvale della Coquillettidia. Tali attività, concordate con il Comitato di Gestione dell’ANPIL Lago di Porta, si inseriscono in un più ampio progetto di gestione dell’area e tendono a perseguire gli stessi obiettivi di ricreazione di diversità di ambienti, di tutela dell’avifauna nidificante e di riequilibrio degli ecosistemi in esso presenti.

Questo tipo di attività sarà affiancata, nel 2009, da un progetto sperimentale finalizzato a comprendere il ruolo dell’abbassamento del potenziale riproduttivo nel contenimento dell’infestazione di Coquillettidia: potranno essere effettuate valutazioni sulle potenzialità di utilizzo di varie trappole di cattura massale, sulla loro efficacia e sulla loro modalità di azione, anche finalizzate a dare consigli utili ai cittadini che le avessero nel tempo acquistate.

lago di Portamonitoraggiotrappola massale


stemma dei Comuni